Due collettivi al liceo Manzoni occupato

Mercoledì 12/2/2025 sono intervenuto a due collettivi organizzati presso il liceo classico Manzoni occupato, su invito degli studenti promotori dell’occupazione.

La mia relazione per Il primo collettivo, che si proponeva di discutere di romanzi politici, può essere divisa in due parti: una ricognizione a partire dalla fine del XIX secolo, soffermandomi in particolare su alcuni titoli, una valutazione delle opportunità offerte dalla fantapolitica, con esposizione di alcuni meccanismi narrativi utilizzabili.

Le domande e gli interventi dei presenti sono stati molto interessanti e puntuali. In particolare ha suscitato interesse l’idea di proporre temi politici nell’ambito di vicende fantastiche e ambientate nel futuro. C’è chi si è chiesto, però, se ciò non ne sminuisca la concretezza, non contribuisca a fare percepire le questioni politiche come ancor più lontane da noi. Interessante anche la domanda di una studentessa, che chiedeva se in un mondo liberato potrebbe ancora avere senso la letteratura, e in particolare quella politica.

Il secondo collettivo aveva come tema: “Si possono ancora occupare gli atenei?“, partendo dalla constatazione storica che è dalla “Pantera” (1990) che non si verifica un movimento nazionale che porti all’occupazione di diverse facoltà, mentre nelle scuole superiori le occupazioni sono ancora frequenti. Senza la pretesa di fornire delle risposte, ho evidenziato le differenze tra le università nel 1990 e quelle attuali e poi descritto alcune difficoltà con le quali si deve quasi inevitabilmente scontrare un occupante in ambito universitario. Anche in questo caso domande e interventi hanno riguardato diversi aspetti, tra i quali il dubbio, sollevato da una studentessa, che le “occupazioni” odierne, limitate ad aulette e concordate con le autorità accademiche, non finiscano per depotenziare il mezzo e ridurne la carica conflittuale.

Si è trattato di un’esperienza veramente molto interessante per chi, come me, cerca di occuparsi di scrittura dal punto di vista della trasformazione della società.

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